Corso: La psicoterapia analitica delle psicosi
Tipologia: Insegnamenti caratterizzanti con lezioni teorico-pratiche / Insegnamenti caratterizzanti teorico-clinici (Teoria / Car / Cli)
Ore: 12
Anno: I
Docente: Angelo Malinconico (angelo.malinconico@ipap-jung.eu)

 

Il tema centrale del seminario si snoda attraverso le riflessioni fatte da Carl Gustav Jung intorno al tema delle schizofrenie e alla possibilità che esse vengano trattate analiticamente. La riflessione è indirizzata, nello specifico, verso il “gruppo delle schizofrenie”, così come si espresse Eugen Bleuler quando coniò il termine che sostituì “dementia praecox”. In particolare, verranno affrontate le seguenti tematiche: il trattamento delle schizofrenie e la psicogenesi della schizofrenia secondo Jung; accenni a teorie e a prassi di altre scuole psicoanalitiche, di fatto enunciate e studiate da Jung fin dal 1907, e alle intersezioni tra junghismo e non-junghismo; nella prospettiva di una reinvenzione nella professione dello psicologo analista, sarà esplorata la possibilità di promuovere forme di avvicinamento indiretto alla patologia. Gli obiettivi formativi si riferiscono ad una auspicata consapevolezza dell’affrontabilità della psicosi anche attraverso psicoterapie psicodinamiche, della fondamentale importanza del contributo di Jung a questo ambito di studi e della significatività di un confronto e di un dialogo tra il modello junghiano e gli altri principali paradigmi psicodinamici.

Nell’approccio alle psicopatologie gravi, l’ermeneutica e l’uso dell’interpretazione verbale rappresentano modalità operative senz’altro utili ma spesso insufficienti, talora inattuabili. Si verifica allora la necessità di ricorrere a modalità comunicative extra-verbali, le uniche capaci di determinare sommovimenti davvero trasformativi. Questo, almeno, nella grande maggioranza dei casi di schizofrenia. C.G. Jung e Gaetano Benedetti sono senz’altro i più importanti sostenitori di tali approcci, così come Harold Searles, altro pioniere e sostenitore della psicoterapia analitica delle schizofrenie. Il seminario si snoderà a partire dalle riflessioni benedettiane, di carattere psicoanalitico e fenomenologico, sui processi di identificazione/differenziazione tra Sé e l’altro; illustrerà la ricerca in sinergia tra gli epigoni di Benedetti (in special modo Maurizio Peciccia) e gli scopritori dei neuroni specchio. Verranno illustrate, quindi, due “vie nuove” nell’approccio al soggetto portatore di schizofrenia: la Terapia Amniotica e il Disegno Speculare Progressivo Terapeutico. Tali modelli d’intervento saranno sistematicamente ricondotti alla riflessione junghiana sul ruolo dell’immagine in terapia e confrontati con il Gioco della Sabbia, secondo il modello di Paolo Aite e le ricerche del relatore.

Bibliografia
  • American Psychiatric Association (2000). DSM-V. Milano: Raffaello Cortina, 2015
  • Arieti, S. (1978). Interpretazione della Schizofrenia. Milano: Feltrinelli
  • Benedetti, G. (1973). “Jung e la schizofrenia”. In Rivista di Psicologia Analitica, 4(2)
  • Correale, A., Rinaldi, L. (1997). Quale psicoanalisi per le psicosi?. Milano: Raffaello Cortina
  • Gabbard, G.O. (2015). Psichiatria psicodinamica. Milano: Raffaello Cortina, § 7
  • Gullotta, C. (1991). “Gli antecedenti psichiatrici”. In A. Carotenuto (a cura di), Trattato di Psicologia Analitica. Torino: UTET
  • Jung, C.G. (1907). “Psicologia della dementia praecox”. In Opere, Vol. 3. Torino, Boringhieri, 1971
  • Jung, C.G. (1908/14). “Il contenuto delle psicosi”. In Opere, Vol. 3. Torino, Boringhieri, 1971
  • Jung, C.G. (1914). “Importanza dell’inconscio in psicopatologia”. In Opere, Vol. 3. Torino, Boringhieri, 1971
  • Jung, C.G. (1919). “Il problema della psicogenesi nella malattia mentale”. In Opere, Vol. 3. Torino, Boringhieri, 1971
  • Jung, C.G. (1928). “Malattia mentale e psiche”. In Opere, Vol. 3. Torino, Boringhieri, 1971
  • Jung, C.G. (1939). “Psicogenesi della schizofrenia”. In Opere, Vol. 3. Torino, Boringhieri, 1971
  • Jung, C.G. (1957/59). “Nuove considerazioni sulla schizofrenia”. In Opere, Vol. 3. Torino, Boringhieri, 1971
  • Jung, C.G. (1958). “La schizofrenia”. In Opere, Vol. 3. Torino, Boringhieri, 1971
  • Kalsched, D. (1996). Il mondo interiore del trauma. Bergamo: Moretti & Vitali, 2001
  • Maffei, G., Zanda, G. (1989). “La psicoterapia dei disturbi schizofrenici secondo la Psicologia Analitica”. In Psicobiettivo. Milano: Cedis.
  • Malinconico, A. (1998). “L’oratore muto e la Comunità: anche qui dimorano gli Dei”. In Rivista di Psicologia Analitica (nuova serie), 5
  • Malinconico, A. (2005). “Note sulla residenzialità, tra fondamentalismi e fondamento”. In Rivista Sperimentale di Freniatria, 129(3)
  • Malinconico, A. (a cura di) (2010). Psicosi e psiconauti. Polifonia per Ofelia. Roma: Ma.Gi.
  • Perry, J.W. (1980). La dimensione nascosta della follia. Napoli: Liguori
  • Racamier, P.C. (1972). Lo psicanalista senza divano. Milano: Raffaello Cortina, 1982
  • Resnik, S. (1976). Persona e psicosi. Sansoni: Firenze
  • Rosenfeld, H. (1952). “Transference phenomena and transference analysis in an acute catatonic schizophrenic patient”. In International Journal of Psychoanalysis, 33(4)
  • Searles, H.F. (1958). Scritti sulla schizofrenia. Torino: Bollati Boringhieri, 1974
  • Sedgwick, D. (1994). Il guaritore ferito. Milano: La biblioteca di Vivarium, 2001