Beppe-Giardino-CCPIl Centro Clinico-Psicologico di cure primarie IPAP-ASL TO4 è promosso dalla Azienda Sanitaria Locale TO4 di Ciriè, Chivasso e Ivrea e dalla Associazione per lo studio della Psicologia Analitica e della Psicoterapia a orientamento junghiano (APAP) attraverso il suo organo formativo, l’Istituto di Psicologia Analitica e Psicoterapia (IPAP), Scuola di Specializzazione in Psicoterapia. I due enti, a tal fine convenzionati tra loro (Deliberazione del Direttore Generale N. 561 del 9 maggio 2018), hanno affidato la gestione e il coordinamento del progetto del Centro Clinico-Psicologico di Cure Primarie alla Struttura Semplice di Psicologia della Salute degli Adulti dell’ASL TO4, nella persona della Dott.ssa Silvana Faccio e, successivamente, al Dott. Marcello Giove, e all’Istituto di Psicologia Analitica e Psicoterapia (IPAP), Scuola di Specializzazione in Psicoterapia, nella persona del Dott. Riccardo Bernardini. Referente scientifico del Centro Clinico-Psicologico di Cure Primarie è il Prof. Michele Liuzzi, titolare dell’insegnamento di Psicologia di cure primarie, Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica: salute e interventi nella comunità dell’Università di Torino, e docente di Psicologia di cure primarie e assistenza integrata di comunità: l’approccio psicodinamico alle psicoterapie brevi e agli interventi sulla crisi e nell’urgenza presso l’IPAP, al quale è affidata la progettazione e la supervisione dell’attività clinica e l’attività di formazione continua. La valutazione dei risultati clinici e l’analisi costo-efficacia degli interventi è delegata all’Istituto Universitario Salesiano “Rebaudengo” di Torino (IUSTO), con coordinamento della Prof.ssa Claudia Chiavarino e con il quale l’Associazione ha stipulato uno specifico accordo quadro (Convenzione del 30 maggio 2019). Referente per le attività di raccordo con la rete dei Medici di Medicina Generale (MMG) dell’ASL TO4 è il Dott. Marco Morgando. Responsabile delle attività di fundraising è la Dott.ssa Alessandra Agnolon. Si ringrazia per il sostegno il Fondo di beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo.

Finalità

IPAP-CCP-immagineIl progetto del Centro Clinico-Psicologico di Cure Primarie nasce dalla necessità di introdurre nella realtà territoriale piemontese di competenza della ASL TO4 un servizio psicologico specializzato in Cure Primarie, facilmente accessibile all’utenza del territorio, provando così di soddisfare un bisogno sanitario e sociale che ad oggi non trova adeguata risposta. L’istituzione del Centro Clinico-Psicologico di Cure Primarie deriva dall’esigenza di fronteggiare il significativo aumento nella popolazione di disagio psicologico e disturbi mentali minori (disturbi d’ansia, disturbi somatoformi, disturbi depressivi…), che sono causa di sofferenza individuale, difficoltà relazionali, compromissione delle capacità lavorative e ingenti costi sanitari e sociali. Il Centro Clinico-Psicologico di Cure Primarie intende inoltre creare una sensibilità diffusa rispetto all’importanza del prendersi cura della propria salute mentale, oltre che di quella fisica: vissuta come elemento negativo della propria esistenza, alla sofferenza psicologica vengono infatti spesso associati termini come fragilità, debolezza, dipendenza, in particolar modo nell’età adulta. Il Centro Clinico-Psicologico di Cure Primarie intende trattare questi disturbi psichici a livello di cure primarie, offrendo all’utenza del territorio, in coordinamento con la rete territoriale dei Medici di Medicina Generale (MMG), la professionalità di Psicologi specializzandi in Psicoterapia e Psicoterapeuti neo-specializzati, in modalità di accesso agevolato e in un’ottica di sostegno alle categorie deboli.

Le Cure Psicologiche Primarie (Primary Mental Health Care, PMHC)

La Conferenza Internazionale sull’Assistenza Sanitaria Primaria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha espresso la necessità di un’azione urgente dei governi, della comunità internazionale e di tutti coloro che lavorano per la salute e lo sviluppo per proteggere e promuovere la salute di ogni uomo. Ha quindi ribadito che la salute, stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattia o infermità, è un diritto umano fondamentale e ha riaffermato che il raggiungimento del maggior livello di salute possibile è un risultato sociale estremamente importante in tutto il mondo, la cui realizzazione richiede il contributo di molti altri settori economici e sociali, in aggiunta a quello sanitario (World Health Organization, “Declaration of Alma-Ata”, 1978, Art. I). È stato inoltre sottolineato che le persone hanno il diritto e il dovere di partecipare individualmente e collettivamente alla progettazione e alla realizzazione dell’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno (Art. IV).

Sempre secondo l’OMS, “l’Assistenza Sanitaria Primaria (Primary Health Care) è quell’assistenza sanitaria essenziale, fondata su metodi pratici e tecnologie scientificamente validi e socialmente accettabili, resi universalmente accessibili agli individui e alle famiglie nella collettività, attraverso la loro piena partecipazione e a un costo che la comunità e il Paese possono sostenere in ogni stadio del proprio sviluppo in uno spirito di autonomia e di autodeterminazione. L’Assistenza Sanitaria Primaria è una parte integrante sia del Sistema Sanitario Nazionale, del quale rappresenta la funzione centrale e il focus principale, sia dello sviluppo sociale ed economico globale della comunità. È il primo livello attraverso il quale gli individui, la famiglia e la comunità entrano in contatto con il Sistema Sanitario Nazionale, portando l’assistenza sanitaria il più vicino possibile ai luoghi di vita e di lavoro, e costituisce il primo elemento di un processo continuo di assistenza sanitaria” (Art. VI).

Come riportato dal Ministero della Salute, “le Cure Primarie rappresentano, dunque, una vera e propria area-sistema dotata di caratteristiche peculiari e profondamente diverse da quelle, altrettanto tipiche, dell’assistenza ospedaliera. Per le Cure Primarie a prevalere è il cosiddetto paradigma ‘dell’iniziativa’ con il quale si intende un pattern assistenziale orientato alla ‘promozione attiva’ della salute e al rafforzamento delle risorse personali (auto-cura e family learning) e sociali (reti di prossimità e capitale sociale) a disposizione dell’individuo, specie se affetto da malattie croniche o disabilità. Per l’assistenza ospedaliera è invece prevalente il paradigma ‘dell’attesa’ con il quale si evidenzia un pattern assistenziale ad elevata standardizzazione ed intensività tecnico-assistenziale che si attiva e si mobilita in presenza di un evento ‘nuovo’ e con caratteristiche prevalentemente di acuzie, di urgenza od emergenza. Due paradigmi assistenziali che identificano bisogni e fasi diverse ma che in ogni caso, per essere entrambi centrati sulla persona e riuscire a garantire presa in carico e continuità nelle cure, devono necessariamente integrarsi tra loro in una unica rete assistenziale. Elementi fondamentali dell’area delle cure primarie sono dunque l’estensività ed equità nell’assistenza e nell’accesso alle cure, la prossimità delle cure ai luoghi di vita dei cittadini, l’integrazione tra attività sanitaria e sociale, la valorizzazione del capitale umano e sociale a disposizione dell’individuo e la partecipazione della comunità locale e dei cittadini alla programmazione dei servizi e alla valutazione delle attività e dei risultati di salute” (Ministero della Salute, “Il sistema delle cure primarie”, 2007).

Le Cure Psicologiche Primarie (Primary Mental Health Care, PMHC) un concetto relativamente recente nell’ambito sanitario, sono state a loro volta così definite dall’OMS:

  • interventi di primo livello, erogati come una parte integrante dell’assistenza sanitaria generale;
  • assistenza sanitaria mentale, erogata da professionisti di cure primarie, i quali sono formati, competenti e supportati nel fornire servizi di cura psicologica.

Le Cure Psicologiche Primarie si caratterizzano come un sistema di cure centrato sui bisogni di salute della popolazione. Il modello è decentralizzato e focalizzato sul territorio, richiede la partecipazione attiva di famiglie, gruppi, comunità e si fonda sul lavoro di squadra, che coinvolge diverse figure di professionisti uniti in équipe. Si prefigge di stimolare il benessere e la salute attraverso il coinvolgimento attivo e diretto delle persone e dei pazienti nel proprio percorso di cura, fornendo loro supporto ma anche responsabilizzazione, delegando potere e promuovendo empowerment e auto-efficacia.

La Psicologia delle Cure Primarie (Primary Care Psychology, PCP / PCPsy)

La metodologia della Psicologia delle Cure Primarie (Primary Care Psychology, PCP o PCPsy) si fonda sull’offerta di interventi terapeutici evidence-based, multiprofessionali, integrati e collaborativi, che consentano di affrontare in modo appropriato e tempestivo le patologie al loro esordio, di migliorare l’aderenza alla terapia dei pazienti affetti da patologie croniche, di incrementare il benessere individuale e di diminuire l’utilizzo improprio e i costi del Sistema Sanitario. La strategia di intervento è il Mental Health Stepped Care Model ovvero un intervento sul disagio psicologico attuato al momento giusto e con modalità adeguate (non prima o con maggiore intensità di quanto richiesto) né in ritardo o con minore intensità di quanto necessario.

stepped_careTab. 1. Il modello della Mental Health Stepped Care

ll progetto del Centro Clinico-Psicologico, ispirato alla Psicologia delle Cure Primarie, ha come riferimento altre iniziative ed esperienze pilota sull’assistenza psicologica alle cure primarie realizzate in Italia e, in ambito europeo, le riflessioni sull’approccio dell’Assistenza Integrata di Comunità (Integrated Community Care, ICC), di particolare rilievo per i soggetti e le categorie sociali più vulnerabili, che si ispira a una idea di cura integrale che pone al centro la persona – i suoi bisogni, le potenzialità e le risorse che è in grado di esprimere – e la qualità di vita, in un’ottica che tenga in considerazione anche il ruolo della comunità e nel quadro di nuove forme di collaborazione tra diversi contesti e operatori professionali.

Rilevanza sociale

La presenza di psicopatologie minori (disturbi d’ansia, disturbi somatoformi, disturbi depressivi…) è stata segnalata come causa di importanti disabilità dal punto di vista occupazionale, sociale e delle attività quotidiane. Ricerche nazionali e internazionali hanno evidenziato i costi, diretti e indiretti, che le psicopatologie minori hanno per la collettività. L’impatto dei disturbi psichici sul carico assistenziale, sul consumo di prestazioni sanitarie e sul consumo di prestazioni mediche specialistiche è stato messo in luce a più riprese. Tali costi significativi e in continua crescita hanno determinato che il precoce riconoscimento e il trattamento psicologico appropriato di tali disturbi siano diventati obiettivi prioritari di numerosi Sistemi Sanitari. La gestione e il trattamento di disturbi psichici nell’ambito delle Cure Primarie, in particolare, è stato riconosciuto dall’OMS come fondamentale, offrendo al più ampio numero di persone la possibilità di un accesso più semplice e rapido ai servizi. Questo non solo consente di offrire cure migliori, ma anche di ridurre anche gli sprechi (dal punto di vista sanitario, organizzativo ed economico) derivati da indagini cliniche non necessarie o non pertinenti e da trattamenti sanitari non specifici. L’utilità di interventi psicologici ispirati al modello delle Cure Primarie, non limitata alla sola remissione della patologia, è stata ampiamente dimostrata. Le linee di indirizzo regionali e il Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2011-2015 hanno infatti sottolineato la necessità di sviluppare e implementare unità complesse di Cure Primarie che garantiscano l’assistenza sanitaria di base, la riduzione degli accessi impropri al pronto soccorso e ai servizi specialistici, la realizzazione della continuità assistenziale territoriale, assicurando cure efficaci, adeguate e di qualità, particolarmente nella cronicità e nel post-acuzie.

Studi scientifici nazionali e internazionali hanno documentato l’efficacia della Psicologia delle Cure Primarie, riscontrando come il precoce riconoscimento e trattamento dei disturbi psichici minori porti a numerosi vantaggi, tra i quali:

  • un contenimento del disagio psicologico nella popolazione e un conseguente miglioramento del benessere bio-psico-sociale;
  • un decremento del consumo di farmaci e psicofarmaci;
  • una diminuzione degli accessi impropri ai servizi medici e di visite specialistiche e/o approfondimenti diagnostici;
  • un calo dell’assenteismo sul posto di lavoro e un più rapido ritorno a un’attività lavorativa produttiva;
  • in generale, una significativa riduzione dei costi sanitari e sociali nel breve, medio e lungo termine, al punto che il risparmio complessivo si rivela superiore al costo dell’intervento stesso; sostenere il lavoro psicologico nelle cure primarie simili costituisce pertanto un investimento utile alla comunità e alla società nel suo complesso.

Obiettivi specifici

Il Centro Clinico-Psicologico di Cure Primarie si prefigge pertanto di:

  • mantenere un focus sulla prevenzione e sulla identificazione precoce del disagio psicologico, in un’ottica di psicologia della salute orientata sia all’individuo sia alla comunità;
  • garantire benessere psicologico di qualità nel contesto della medicina di base, sul territorio, vicino alla realtà di vita dei pazienti, alle loro famiglie e alle loro comunità;
  • fornire un primo livello di cure psicologiche di alta qualità, accessibile, efficace e integrato con gli altri servizi sanitari;
  • facilitare l’accesso alle cure e alle terapie psicologiche per pazienti con psicopatologie minori, per prendere in carico anche quegli utenti che risulterebbero altrimenti esclusi da percorso terapeutico specialistico o per i quali quest’ultimo non risulterebbe appropriato;
  • erogare un intervento clinico appropriato al tipo di patologia riportata, rispettando le caratteristiche di personalità del paziente e operando all’interno di una visione olistica della salute – fisica, psicologica, sociale e spirituale;
  • incrementare l’efficacia delle cure psicologiche e ottimizzare gli esiti terapeutici, programmando il percorso clinico più adeguato e personalizzato;
  • valutare i risultati clinici e gli outcome (risultati e outcome a breve e lungo termine con l’utilizzo di scale sintomatologiche, follow-up e ricadute) e gli indicatori di costo-efficacia dell’intervento psicologico nelle Cure Primarie (diminuzione della prescrizione di visite specialistiche e/o approfondimenti diagnostici, diminuzione degli accessi impropri al Pronto Soccorso e diminuzione nei consumi di farmaci);
  • creare un contesto di comunicazione, relazione e collaborazione positiva ed efficace tra i diversi professionisti impegnati nella cura.

In una prospettiva di sviluppo territoriale, il Centro Clinico-Psicologico di Cure Primarie si propone inoltre di creare un legame virtuoso tra:

  • il Polo Formativo Universitario “Officina H Olivetti”, presso cui hanno sede sia il Centro Studi Formazione Ricerca Documentazione dell’ASL TO4 sia la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia IPAP;
  • le competenze professionali presenti nel territorio, favorendo al contempo sbocchi professionali per i giovani Specializzandi e l’impiego di competenze specialistiche per il benessere della comunità;
  • la domanda di assistenza delle comunità, sensibilizzando l’utenza alla dimensione del benessere psicologico.

Destinatari

Gli interventi psicologici nelle Cure Primarie si caratterizzano come Attività Specialistica all’interno di un Servizio Territoriale, che richiede competenze specifiche per peculiari bisogni di salute mentale: è stato infatti osservato che, essendo l’ambito psicologico particolarmente ampio e diversificato, una scarsa definitezza di ambiti, competenze e livelli di assistenza può portare ad una dispersione di risorse temporali e professionali, nel tentativo di rispondere a richieste non appropriate. Di cruciale importanza risulta pertanto la definizione dei criteri di appropriatezza dell’invio, volti a delimitare l’ambito di intervento psicologico nelle Cure Primarie, che si deve caratterizzare come intervento di Primo Livello o “di base”, prevalentemente con finalità psico-educazionali, di counselling e/o psicoterapeutiche di tipo breve, utilizzando approcci metodologici flessibili ed integrati, che permettano di attuare in tempi contenuti percorsi terapeutici individualizzati e “su misura” per i bisogni specifici del paziente e della sua famiglia.

Destinatari del Centro Clinico-Psicologico di Cure Primarie sono, quindi, soggetti di età superiore a 24 anni (l’ASL TO4 prevede già un Servizio di Psicologia per i giovani adulti, dai 18 ai 24 anni) che presentano le problematiche psicologiche di tipo clinico lievi o moderate sopra elencate, diagnosticabili secondo i criteri dell’ICD-10 e del DSM-V. I vantaggi di un simile intervento si estendono comunque al di là della sola utenza, dal momento che il trattamento precoce di tali patologie può avere ripercussioni positive anche sui familiari, sulla rete sociale e sulla comunità, rendendoli questi ultimi destinatari indiretti.

La tipologia di problematiche psichiche trattabili nell’ambito delle Cure Primarie sono raggruppabili in due macrocategorie, cui corrispondono differenti tipologie di interventi: 1) problematiche psicologiche di tipo clinico, lievi o moderate, diagnosticabili secondo i criteri dell’ICD-10 e del DSM-V, tra le quali: episodio depressivo; sindromi fobiche; sindrome da attacchi di panico; disturbo d’ansia generalizzato; sindrome da disadattamento; disturbo somatico senza spiegazione organica (sindrome somatoforme); 2) problematiche psicologiche legate allo stile di vita o a difficoltà di adattamento, tra le quali: problematiche di adattamento alle transizioni del ciclo di vita; presenza a casa di un familiare bisognoso di cura; scomparsa o morte di un membro della famiglia.

Le modalità di accoglienza/triage psicologico seguono i criteri evidenziati nelle linee guida regionali per le problematiche psicologiche e interventi nelle Cure Primarie, in termini di appropriatezza o di in appropriatezza dell’invio allo Psicologo di Cure Primarie.

Una considerazione a parte merita l’utenza dei caregiver. Secondo l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, infatti, sulla base dei dati stimati dall’ISTAT i caregiver familiari sarebbero più di 9 milioni; inoltre, per la maggior parte si tratterebbe di donne. I caregiver includono parenti, conviventi, persone amiche che, in maniera volontaria e non remunerata, si trovano a occuparsi dei problemi sociali e sanitari delle persone in condizioni di non autosufficienza. Si è calcolato che il numero complessivo di ore di assistenza prestato dai caregiver sia di 20 milioni di ore al giorno, corrispondenti a oltre 7 miliardi di ore di assistenza all’anno. Questi dati, che sottolineano la valenza sociale ed economica di tale figura, vengono confermati da un recente studio dell’Unione Europea, che ha evidenziato come circa l’80% delle cure in tutti i Paesi UE siano fornite da coniugi, parenti e amici, e che il valore economico della loro attività rappresenti tra il 50% e il 90% del costo complessivo dei servizi di assistenza formale a lungo termine. I caregiver risultano pertanto determinanti per la tenuta del welfare e per il contenimento dei costi dell’assistenza sanitaria complessiva. Spesso si diventa caregiver per caso, necessità, “designazione” familiare oppure perché volontariamente si assume l’impegno di assistere il parente, trovandosi così a dover provvedere sia a bisogni primari e pratici (alimentazione, igiene personale, ecc.) sia alla cura della persona di carattere sanitario-assistenziale, talora senza avere una informazione esauriente sulle problematiche di cui soffre la persona assistita, sulle cure necessarie, sui criteri di accesso alle prestazioni sociali e sanitarie. Il caregiver è inoltre costretto a mediare tra i propri bisogni, quelli della persona che ha in cura e quelli del mondo del lavoro. Il rischio concreto a cui il caregiver va incontro è, infatti, di mettere in secondo piano le proprie esigenze, con ricadute importanti sul proprio equilibrio psicofisico e molteplici ripercussioni: dalla rinuncia alla carriera alla riduzione del tempo libero, dalle ricadute economiche per i costi legati all’assistenza ai “contraccolpi” psicologici, al deperimento della salute stessa di chi assiste. Nel panorama sociale attuale non sono molti gli interventi che si facciano carico di questi bisogni complessi del caregiver e che lo supportino sui vari piani – pratico, tecnico, emotivo, psicologico – in cui coinvolto nel processo assistenziale. Affiancando le attività assistenziali erogate dall’Ambulatorio sulle patologie organiche a Elevato Carico Emozionale (ECE) dell’ASL TO4, il Centro Clinico-Psicologico di Cure Primarie include quindi, tra le proprie finalità, quella offrire una attività di sostegno psicologico ai caregiver familiari.

Operatori

Gli operatori del Centro Clinico-Psicologico di Cure Primarie sono:

  • Psicologi specializzandi in Psicoterapia presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia IPAP;
  • Psicologi Psicoterapeuti neo-specializzati in Psicoterapia presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia IPAP;
  • Psicologi Psicoterapeuti neo-specializzati in Psicoterapia proposti dalla S.S. di Psicologia della Salute Adulti dell’ASL TO4.

Nell’ambito del Centro Clinico-Psicologico di Cure Primarie, lo Psicologo specializzando in Psicoterapia presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia IPAP – parallelamente al proprio Tirocinio professionalizzante – e lo Psicoterapeuta neo-specializzato hanno la possibilità di familiarizzarsi con il lavoro psicoterapeutico all’interno di un contesto pubblico e in équipe multidisciplinari, in coordinamento con la rete territoriale dei Medici di Medicina Generale (MMG), confrontando la specificità del proprio modello di formazione con la domanda articolata dell’utenza e acquisendo esperienza di diagnostica clinica e di intervento in situazioni di emergenza.

Accesso

Il Centro Clinico-Psicologico di Cure Primarie ha sede presso i locali della S.S. di Psicologia della Salute Adulti dell’ASL TO4 di Ivrea (Poliambulatorio “Comunità”, Via Natalia Ginzburg, 7, 10015 Ivrea), con uno spazio dedicato allo svolgimento dei colloqui psicologici, alle mansioni organizzative e segretariali e alle supervisioni degli operatori coinvolti nel progetto. Il Centro Clinico-Psicologico di Cure Primarie è un ambulatorio di servizio per Medici di Medicina Generale (MMG) e la Medicina del territorio. L’utente può accedere al Centro Clinico-Psicologico di Cure Primarie su invio dei MMG oppure di altri Servizi Sanitari territoriali, quali i Centri di Salute Mentale (CSM), i Consultori familiari, le Strutture di Psicologia Ospedaliera e la S.S. di Psicologia della Salute Adulti.

Estensione territoriale

Nella sua fase di avvio (settembre 2018-aprile 2020), le attività del Centro Clinico-Psicologico di Cure Primarie sono indirizzate primariamente ai Distretti Sanitari di Ivrea e Cuorgnè di pertinenza dell’ASL TO4, comprendenti i seguenti Comuni:

Distretto Sanitario di Ivrea: Albiano, Alice Superiore, Andrate, Azeglio, Banchette, Barone, Bollengo, Borgofranco d’Ivrea, Borgomasino, Brosso, Burolo, Caluso, Candia, Caravino, Carema, Cascinette, Chiaverano, Colleretto Giacosa, Cossano, Cuceglio, Fiorano, Issiglio, Ivrea, Lessolo, Loranzè, Lugnacco, Maglione, Mazzè, Mercenasco, Meugliano, Montalenghe, Montalto Dora, Nomaglio, Orio, Palazzo, Parella, Pavone, Pecco, Perosa, Piverone, Quagliuzzo, Quassolo, Quincinetto, Romano, Rueglio, Salerano, Samone, San Giorgio, San Giusto, San Martino, Scarmagno, Settimo Rottaro, Settimo Vittone, Strambinello, Strambino, Tavagnasco, Trausella, Traversella, Vestignè, Vialfrè, Vico, Vidracco, Villareggia, Vische, Vistrorio.

Distretto Sanitario di Cuorgnè: Agliè, Alpette, Bairo, Baldissero, Borgiallo, Bosconero, Busano, Canischio, Castellamonte, Castelnuovo Nigra, Ceresole Reale, Chiesanuova, Ciconio, Cintano, Colleretto Castelnuovo, Cuorgnè, Favria, Feletto, Forno C.se, Frassinetto, Ingria, Locana, Lombardore, Lusigliè, Noasca, Oglianico, Ozegna, Pertusio, Pont C.se, Prascorsano, Pratiglione, Ribordone, Rivara, Rivarolo, Rivarossa, Ronco, Salassa, San Colombano, San Ponso, Sparone, Torre C.se, Valperga, Valprato Soana.

Nel biennio 2020-2021 è prevista una estensione del servizio agli ulteriori tre Distretti Sanitari dell’ASL TO4:

Distretto Sanitario di Ciriè-Lanzo, comprendente i seguenti Comuni: Ala di Stura, Balangero, Balme, Barbania, Borgaro T.se, Cafasse, Cantoira, Caselle T.se, Ceres, Chialamberto, Ciriè, Coassolo T.se, Corio, Fiano, Front, Germagnano, Groscavallo, Grosso, Lanzo T.se, Lemie, Levone, Mathi, Mezzenile, Monastero di Lanzo, Nole, Pessinetto, Robassomero, Rocca C.se, San Carlo C.se, San Francesco al Campo, San Maurizio C.se, Traves, Usseglio, Vallo T.se, Varisella, Vauda C.se, Villanova C.se, Viù.

Distretto Sanitario di Chivasso-San Mauro, comprendente i seguenti Comuni: Brandizzo, Brozolo, Brusasco, Casalborgone, Castagneto Po, Castiglione T.se, Cavagnolo, Chivasso, Cinzano, Crescentino, Foglizzo, Fontanetto Po, Gassino, Lamporo, Lauriano, Montanaro, Monteu da Po, Rivalba, frazione Rivodora del Comune di Baldissero T.se, Rondissone, Saluggia, San Mauro T.se, San Raffaele Cimena, San Sebastiano Po, Sciolze, Torrazza Piemonte, Verolengo, Verrua Savoia.

Distretto Sanitario di Settimo Torinese, comprendente i seguenti Comuni: Leinì, San Benigno, Settimo T.se, Volpiano.

Riferimenti bibliografici

Contatti

Per maggiori informazioni e per sostenere le attività del Centro Clinico-psicologico di Cure Primarie, si prega di prendere contatto con il Centro (ccp@ipap-jung.eu)

APAP-CCP-Staff

Riccardo Bernardini, Silvana Faccio, Marcello Giove, Sara Marchisio, Maurizio Gasseau

 

Fotografia del Poliambulatorio “Comunità”, ASL TO4, Ivrea (in alto): © Beppe Giardino