Corso: Psicoterapia e cambiamento sociale
Tipologia: Insegnamenti caratterizzanti con lezioni teorico-pratiche / Insegnamenti caratterizzanti teorico-clinici (Teoria / Car / Cli)
Ore: 20
Anno: II
Docente: Flavia D’Andreamatteo (flavia.dandreamatteo@ipap-jung.eu)

 

Jung-Modern-Man-2Il lavoro dell’insegnamento prenderà in considerazione le manifestazioni di disagio psicologico nella relazione tra individuo e società contemporanea. Si cercherà di riflettere, in particolare, sulla pratica della psicoterapia di fronte alla “crisi della modernità”, in un momento in cui l’incertezza socio-politica sembra tradursi in una condizione patologica individuale e portare la polis dentro la stanza del terapeuta. La modificazione accelerata del presente ci svela, oggi, un immaginario collettivo globalizzato, che spesso declina in modo sfuggente il rapporto tra soggettività e convivenza sociale. Anche le nuove patologie sono dominate dalla precarietà ed eludono le rigorose definizioni psicopatologiche. Saranno inizialmente offerti cenni storici sulla nascita delle psicanalisi e l’influenza che, sulla neonata scienza, ebbero i movimenti di rinnovamento sociale, religioso e politico; sulla malattia mentale e lo scontro sociale della fine anni ’60, l’antipsichiatria e la riforma basagliana; sul movimento delle donne e le sue pratiche: il personale è politico (1970/80). Le linee guida del seminario trarranno le maggiori ispirazioni dal pensiero e dalle prassi della psicologia del profondo: C.G. Jung e altri post junghiani, in particolare James Hillman, hanno infatti incluso il “mondo” nella loro visione della psiche, dando all’idea di Anima Mundi un ruolo centrale nella loro architettura psicologica. Si approfondirà allora l’indicazione psicoterapeutica contenuta nella connessione tra l’anima individuale e il mondo, come appartenenza alla natura e alla comunità degli uomini e come consapevole accettazione dei rapporti fra i singoli e la collettività, fra individualità e altruismo. Il seminario intende quindi offrire: gli strumenti di riflessione e di conoscenza sulla profonda interconnessione psichica tra il singolo e il proprio ambiente sociale, la cui mancanza è all’origine di alcune manifestazioni psicopatologiche; l’acquisizione di alcuni elementi della psicologia del profondo che aiutino il terapeuta a relazionarsi con la “comunità interiore” di ogni persona e con la dinamica politica che regola diversificate funzioni e complessi: la psiche è una polis e la polis abita la psiche; competenze e sensibilità per gli interventi in organizzazioni e comunità, legati al miglioramento della qualità della vita interiore della persona e della collettività, che sappiano coniugare le storie individuali in un immaginario plurale condivisibile. In termini di risultati attesi, integrare il tema del cambiamento sociale in una formazione psicoterapeutica dovrebbe fornire agli operatori della psiche gli strumenti per ampliare la comprensione e la capacità di intervenire sui seguenti aspetti: l’influenza che gli avvenimenti della politica o dell’economia, anche i più lontani e apparentemente impersonali, hanno sul singolo individuo, catturandolo intimamente in forme dense di pathos; la progettazione di interventi nei quali la psicoterapia possa essere un collante tra individuo e collettività e che mirino alla ricostruzione di una trama narrativa che sappia tessere i fili sia della realizzazione della psiche individuale sia della vita delle comunità; l’integrazione dello spirito del tempo nella pratica psicoterapeutica in una cultura della cura, capace di progettare, attraversare e, se necessario, sostare nell’instabilità e nella precarietà di questa nuova era dopo la modernità.

Bibliografia
  • Basaglia, F. (1968). L’istituzione negata. Einaudi: Torino
  • Bernardini, R. (2011). Jung a Eranos. Il progetto della psicologia complessa. FrancoAngeli: Milano
  • Bravo, A. (2008). A colpi di cuore. Roma-Bari: Laterza
  • Foucault, M. (2004). Storia della follia nell’età classica. Milano: BUR
  • Hillman, J. (1991). La vana fuga dagli dei. Adelphi: Milano
  • Hillman, J. (1993). L’anima del mondo e il pensiero del cuore. Milano: Garzanti
  • Hillman, J. (1996). Forme del potere. Milano: Garzanti
  • Hillman, J. (1999). Politica della bellezza. Bergamo: Moretti & Vitali
  • Hillman, J., Shamdasani, S. (2014). Il lamento dei morti. La psicologia dopo «Il libro rosso» di Jung. Torino: Bollati Boringhieri
  • Hillman, J., Ventura, M. (1992). Cent’anni di psicanalisi. E il mondo va sempre peggio. Milano: Garzanti
  • Jung, C.G. (1957/1959). “Nuove considerazioni sulla schizofrenia”. In Opere, Vol. 3. Torino: Bollati Boringhieri, 1971
  • Jung, C.G. (1937). “Determinanti psicologiche del comportamento umano”. In Opere, Vol. 8. Torino: Bollati Boringhieri, 1976
  • Jung, C.G. (1928/1931). “Psicologia analitica e concezione del mondo”. In Opere, Vol. 8. Torino: Bollati Boringhieri, 1976
  • Jung, C.G. (1936). “Il concetto d’inconscio collettivo”. In Opere, Vol. 9i. Torino: Bollati Boringhieri, 1988
  • Jung, C.G. (1933/1934). “Il significato della psicologia per i tempi moderni”. In Opere, Vol. 10i. Torino: Bollati Boringhieri, 1985
  • Noschis, K. (2013). Monte Verità e il genio del luogo. Casagrande: Bellinzona (CH)
  • Samuels, A. (1999). La psiche politica. Bergamo: Moretti & Vitali
  • Samuels, A. (2015). Passions, Persons, Psychoterapy, Politics. London/New York, NY: Routledge